martedì 6 marzo 2007

Storie di degrado


Riguardo al degrado delle nostre città si dice e si è detto tanto.

Quello che sorprende è la velocità con la quale alcuni centri importanti e famosi vengono rovinati quotidianamente da atti vandalici di ogni tipo. Chi vive a Bologna sa di quello che parlo.

Ma anche in centri piccoli e apparentemente lontani dalle consuete forme di degrado cittadino si stanno verificando episodi sconcertanti.

Per esempio è il caso di Castelfranco Emilia, paese a cavallo tra Bologna e Modena. L'ondata degli immigrati è forte e ben visibile ad ogni angolo del paese. La stazione dei treni è l'esempio di come un ambiente venga travolto quotidianamente da atti vandalici. Esiste solo una biglietteria automatica, presa di mira continuamente da gruppetti di ragazzaini che si divertono a metterla fuori uso. Sopra la biglietteria è posta uan telecamera che probabilmente non fa molto... Risultato? Ogni giorno i pendolari sono costretti a comprare il biglietto da un anziano bigliettaio nel centro o sperare di non beccare una multa...

La stazione è in (lento...) rifacimento e una domenica, spinto da curiosità, sono andato nella postazione ferroviaria vicina alla stazione. C'era una ragazzo solitario, addetto all'ufficio, il quale mi ha spiegato come l'obbiettivo di FS sia quello di togliere le biglietterie dalla maggior parte delle stazioni per "automatizzare" il più possibile.

Già. Ma con quale prospettiva? Se i ragazzini continueranno a divertirsi senza che venga preso nessun provvedimento, quale futuro dobbiamo aspettarci?

E se il vecchietto che vende i biglietti in centro si dedicasse ad altro?

Possibile che anche i diritti minimi dei cittadini siano così messi a repentaglio?

Lo stato di salute di un Paese si verifica dalle piccole cose.

3 commenti:

Letícia Karla ha detto...

OI,
VI TUAS FOTOS NOVAS. COMO VOCÊ É BONITO!!
É TUA A KETTI? NÃO SABIA QUE TINHA ANIMAL DE ESTIMAÇÃO.
VOCÊ ME DISSE QUE ERA MAGRINHO, NÃO PARECE SER TÃO MAGRINHO ASSIM.
NA FOTO EM QUE ESTÁ COM SUSANNA VOCÊ ESTÁ MUITO PARECIDO COM MEU PROFESSOR DE PIANO.
TÃO BONITO QUANTO ELE!
É ESTRANHO COMO VOCÊ FICA DIFERENTE A CADA FOTO. AUMENTA A MINHA CURIOSIDADE PARA VÊ-LO FACE A FACE.
UM GRANDE BEIJO,
LETÍCIA

Anonimo ha detto...

Ciao Enzino!
Ho visto il blog, carino proprio!
Dici tante cose con cui concordo..con altre meno..ma avremo tempo di parlarne..Una abbraccio dalla Spagna!Maja

Anonimo ha detto...

E' dalle piccole e piccolissime cose che si capisce che stiamo facendo bancarotta. Il senso di bene pubblico è quasi scomparso, tante regole si seguono solo per paura delle conseguenze (multe, ecc.), non certo perché si condivida un senso.