giovedì 31 gennaio 2008

L'Italia che non legge


Lavorare in libreria è capire quanta poca gente legge libri in Italia a discapito dell'elevata produzione. Non sembra, ma le pubblicazioni sono sterminate e le novità riempiono gli scaffali ogni settimana. Ma per chi? Al massimo per qualche pensionato annoiato o per qualche giovane universitario o per qualche insegnante. Insomma è da quando lavoro in libreria, non da molto, che sto toccando con mano la scarsità del parco lettori in Italia e la cosa mi sconvolge... Non che non lo sapessi, ma vi garantisco che essere circondato da splendidi libri profumati per tutti i gusti e vedere la miseria di clientela è imbarazzante. Non so cosa si possa fare per invogliare gli italiani a leggere, onestamente non lo so. Ma molte iniziative editoriali non hanno prodotto granchè... Propongo di abolire la tv, dimezzare i quotidiani ed eliminare i computer. Che ne dite?

Ma lo so che non basterebbe...

Ahimè.

Ahinoi.

giovedì 17 gennaio 2008

Povera Italia

Credo che quello che accade in Italia in questo periodo ha dell'incredibile! Da un lato le montagne di spazzatura della Campania che fanno inorridire il mondo intero, dall'altro lo scandalo inverosimile dell'oltraggio al Papa da parte dell'Università della Sapienza di Roma. Cosa ci deve far più vergognare noi poveri italiani? Sulla prima ogni commento appare davvero insufficiente, nel senso che se è vero come è vero che il nostro è uno stato all'avanguardia non si può neanche immaginare uno scempio del genere. Le parole in questo caso sembrano lacrime per la defunta reputazione della nostra nazione. L'obbrobrio di quei sacchi imputriditi fa restare senza parole...

Sul secondo orrore bisognerebbe aprire un confronto approfondito. Viviamo in una società dove la ragione egoista viene scambiata per ragione illuminata, dove basta essere uno scienziato o un misero professore per sentirsi in dovere di accantonare il sacro e deridere il divino, dove le ideologie anarchico-comuniste la fanno ancora da padrone negli ambienti del sapere, dove allontanare il Papa e accettare i brigatisti è comunque un gesto intellettualmente coraggioso nonchè dovuto. Insomma il vero dramma di questo Paese è che sono molte le volte in cui si va' oltre il limite della normalità senza che ci sia una massiccia risposta di sdegno da parte delle autorità politiche o della popolazione.
Come ci ha battezzato il New York Times sostenendo che siamo rattristati, depressi e senza futuro. Si vede anche e soprattutto da questi scempi.