lunedì 25 febbraio 2008

Ai Confini del Paradiso


Ho visto un gran bel fim ieri sera: "Ai Confini del Paradiso" del regista turco Fatih Akin. Non è sempre facile trasmettere emozioni e devo dire che questo film riesce nell'intento di soddisfare appieno vari palati. Costruito su storie molteplici e con personaggi che si intrecciano nelle varie vicende, ha nei cambiamenti geografici una delle sue caratteristiche. Dalla Germania alla Turchia andata e ritorno. Si parte con un anziano turco che per non sentirsi solo decide di "assoldare" una prostituta turca nella città di Brema; il figlio Nejat, bravo professore di tedesco universitario che lascia tutto per una libreria a Istanbul; la figlia della prostituta attivista di un movimento politico reazionario in Turchia che scappa in Germania per non essere presa e va' alla ricerca della madre; la storia d'amore lesbico tra Lotte, giovane universitaria tedesca e Aymat, la figlia della prostituta; ecc. In mezzo varie uccisioni e un finale pieno di luminoso perdono e di saggezza. Tanti gli spunti di discussione: la globalizzazione, i rapporti omosessuali, le difficoltà genitori-figli, la povertà, gli ideali, i valori e non ultimo la redenzione. Il tutto ben orchestrato, senza momenti di calo di intensità. Ve lo consiglio vivamente!!!

martedì 19 febbraio 2008

Caravaggio su Rai 1

Non è mai facile vedere un buon programma alla tv italiana, ma ammetto che da quando Gianni Riotta è diventato direttore di Rai1 le cose, almeno per il primo canale nazionale, sembrano davvero cambiate. Il tg1 è finalmente migliorato, con interviste durante la trasmissione, ospiti in studio e collegati (addirittura Ligabue ha cantato un pezzo del suo ultimo successo) e nuova veste grafica. Ma la vera notiziona è che c'è spazio anche per la cultura! Nel tg1 Riotta ha introdotto la rubrica Benjamin dedicata ai libri (che bello!) e, udite udite, Benigni in prima o seconda serata con la sua Divina Commedia che tanto successo sta avendo. Ieri sera mi sono imbattutto in una bellissima fiction in prima visione dedicata a Caravaggio. Ripercorre le tappe essenziali del grande pittore lombardo, godibilissimo, semplice e ben interpretato da Alessio Boni, con la partecipazione anche di Elena Sofia Ricci. Ho amato e amo tuttora la sua pittura e penso che spettacoli simili andrebbero incentivati! Non è difficile creare un buon servizio ai telespettatori, che pagano il canone, e che hanno fame di cultura. Su canale 5 c'era il Grande Fratello...
De Gustibus

giovedì 14 febbraio 2008

Petrarca

Mi lascio trasportare da questo meraviglioso sonetto (189) del Divino Petrarca...

Passa la nave mia colma d'oblio
per aspro mare, a mezza notte il verno,
enfra Scilla et Caribdi; et al governo
siede 'l signore, anzi 'l nimico mio.

A ciascun remo un penser pronto et rio
che la tempesta e 'l fin par ch'abbi a scherno;
la vela rompe un vento humido eterno
di sospir', di speranze, et di desio.

Pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni
bagna et rallenta le già stanche sarte,
che son d'error con ignorantia attorto.

Celansi i duo mei dolci usati segni;
morta fra l'onde è la ragion et l'arte,
tal ch'incomincio a desperar del porto.

mercoledì 13 febbraio 2008

Multicolor

Sono diversi gli aspetti sociologici mutati in Italia da qualche anno a questa parte. Non che voglia annoiarvi in chissà qual modo, ma da umile osservatore in un Paese che sembra preferire le discese alle salite mi sforzo sempre di vedere i lati positivi o almeno speranzosi. Ammetto di essere sempre stato affascinato dalle società multiculturali. Ricordo i primi viaggi a Londra o a Parigi da ragazzino, dove notavo per la prima volta persone di altre continenti risiedere da anni in Europa. Erano belle sensazioni, di curiosità e di apertura. Ovvio che sappiamo tutti i disagi che tante persone immigrate da noi da paesi poveri hanno portato, ma cerco sempre di vedere il lato più pittoresco della faccenda. Quel crogiuolo di facce diverse nelle strade cittadine mi affascina sempre e mi fa sentire davvero nel mondo. E' una bella sensazione pensare che anche da noi ci sia spazio per altre culture, tra l'altro senza aver avuto chissà quali colonie alle spalle! Significa che molti scelgono l'Italia come posto per crescere i propri figli, per sperare in un futuro migliore, per cercare la stella cometa. Vedere sempre più coppie miste è un effetto nuovo in questo Paese, di cui non si parla mai abbastanza, magari non vi si trova interesse o semplicemente non fa notizia, ma anche nelle più piccole città del nord ci sono sempre più famiglie che generano figli di razze miste, splendidi bambini portatori di civiltà diverse. Sentirli poi parlare con l'accento bolognese o modenese, veneto o lombardo fa sorridere, ma al tempo stesso mi riempie di orgoglio perchè penso che anche da noi ci sarà una società pronta (e aperta?) al diverso.
In questo Paese indolente, problematico, provinciale e nervoso è difficile dar peso a cose simili...