venerdì 16 marzo 2007

Felice


E' da quando vado a Serramazzoni, un piccolo comune modenese in collina, che sto riprendendo il contatto con la natura e mi sto accorgendo di quanto mi sia mancata...

Viviamo in un mondo dove la razionalità ci costringe a respingere la natura, a confinarla a un non-ruolo, col risultato di snaturare per prima noi stessi. Questa banalità diventa forte convinzione quando all'improvviso sentiamo l'odore dei boschi o vediamo un panorama mozzafiato, una vallata soleggiata, gli animali, la luce che perfora i rami. E di colpo sentiamo che vivere senza questo è un crimine nei confronti di noi stessi in primis.

Al mattino, sulla strada per la scuola godo del creato. La natura mi entra dentro con tutta la sua bellezza e semplicità. Amo sentire, sognare e sperare di averla sempre vicino.

Basta questo per essere felici.

giovedì 15 marzo 2007

Che razza di scuola....



E' difficile far capire agli altri quello che si prova ad insegnare in una scuola. Lo è sempre stato. Oggi più che mai. In una società assolutamente scadente come quella odierna, la scuola non può rappresentare l'oasi. Quello che sconcerta è il livello di inciviltà raggiunto dagli studenti. Non è facile fornire una spiegazione, onestamente sono tante le cose da dire che non si sa neanche da dove cominciare... mi pare comunque molto strano che finora, fino ai casi ecclatanti di questi ultimi tempi, non si sia accennato alla situazione di una scuola che è rimasta alla preistoria in tutto!!! E' ormai da qualche anno che insegno, sono stato un po' in tutti i tipi di scuola e in nessun caso ho visto una realtà moderna, al passo coi tempi. Anche nelle segreterie ci sono delle lacune colossali, inaccettabili in qualsiasi ufficio. Insomma tra i soldi che non ci sono e il livello generale degli studenti la situazione è davvero penosa. Ora, io penso che se ne possano dire tante, ma che forse bisognerebbe considerare, anzi ri-considerare, l'istruzione in sè. Quando vado alla lavagna col gessetto per scrivere qualcosa mi sembra che il tempo si sia fermato in quella classe e che la tecnologia nelle tasche degli alunni faccia a pugni col materiale scolastico...
Penso che alla base degli scempi scolastici odierni ci sia una scuola che è rimasta incredibilmente immutata nella sua struttura e che paga per questo un prezzo altissimo.

Che sconta l'insegnante.

martedì 6 marzo 2007

Storie di degrado


Riguardo al degrado delle nostre città si dice e si è detto tanto.

Quello che sorprende è la velocità con la quale alcuni centri importanti e famosi vengono rovinati quotidianamente da atti vandalici di ogni tipo. Chi vive a Bologna sa di quello che parlo.

Ma anche in centri piccoli e apparentemente lontani dalle consuete forme di degrado cittadino si stanno verificando episodi sconcertanti.

Per esempio è il caso di Castelfranco Emilia, paese a cavallo tra Bologna e Modena. L'ondata degli immigrati è forte e ben visibile ad ogni angolo del paese. La stazione dei treni è l'esempio di come un ambiente venga travolto quotidianamente da atti vandalici. Esiste solo una biglietteria automatica, presa di mira continuamente da gruppetti di ragazzaini che si divertono a metterla fuori uso. Sopra la biglietteria è posta uan telecamera che probabilmente non fa molto... Risultato? Ogni giorno i pendolari sono costretti a comprare il biglietto da un anziano bigliettaio nel centro o sperare di non beccare una multa...

La stazione è in (lento...) rifacimento e una domenica, spinto da curiosità, sono andato nella postazione ferroviaria vicina alla stazione. C'era una ragazzo solitario, addetto all'ufficio, il quale mi ha spiegato come l'obbiettivo di FS sia quello di togliere le biglietterie dalla maggior parte delle stazioni per "automatizzare" il più possibile.

Già. Ma con quale prospettiva? Se i ragazzini continueranno a divertirsi senza che venga preso nessun provvedimento, quale futuro dobbiamo aspettarci?

E se il vecchietto che vende i biglietti in centro si dedicasse ad altro?

Possibile che anche i diritti minimi dei cittadini siano così messi a repentaglio?

Lo stato di salute di un Paese si verifica dalle piccole cose.

giovedì 1 marzo 2007

Lavoro...


E' difficile trovare un lavoro!!!!!!
uffa....
possibile che un Paese come l'Italia abbia un'offerta lavorativa così scarsa??????
Non c'è da meravigliarsi se molti giovani cerchino fortuna altrove... di per sè è molto triste ....
si spera sempre nel governo, in quello che verrà... in quello che c'è....
l'idea è che siamo in una strana situazione, come se si possa solo peggiorare...
spero solo sia una mia sensazione....