sabato 17 ottobre 2009

Colloqui

Ti chiamano per un colloquio, l'ennesimo della tua vita... una casa editrice... che bello... alle 19.00... lui è stanco ha appena finito un'intensa giornata di lavoro, si tocca gli occhi, si sposta gli occhiali di continuo, perde il filo, si scusa, farfuglia, si gratta... leggiucola il tuo cv... ti ha mandato una mail per dirti che è interessato a fare 4 chiacchiere... ma non è in grado di fare un discorso compiuto... non ne ha voglia, anche se tu hai fatto della strada apposta per andarlo a sentire... lui ha letto il tuo cv quindi sa le tue competenze o cosa hai fatto... ma comincia a dire che ha bisogno di uno così, di uno colà... che quello che hai fatto non è sufficiente, che non sa neanche lui, che deve pensare, che ha un paio di posti vari, che però non sa, che forse si può, forse no... alla fine in un bagliore di normalità dice che forse no, ma che forse sì e comunque magari si farà qualcosa...
...
...
e io?
che bello...

Il mondo del lavoro italiano è più o meno questo. C'è una grande massa di datori di lavoro che magari hanno fatto anche fortuna che non ha la più pallida idea di come affrontare un colloquio e che non ha interesse nella persona che ha davanti. Non è solo una incredibile mancanza di rispetto nei confronti del candidato, ma una miserevole dimostrazione di mancanza di professionalità. Ma dove volete andare...

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