mercoledì 10 settembre 2008

Scrivono proprio tutti...

Un libro molto poco brillante. Ecco il mio giudizio su Generazione Erasmus di Davide Faraldi. Lavorando in libreria ne vedo un po' di tutti i colori e mi sto sempre più accorgendo della scarsa qualità di romanzi di giovani autori che non si sa come arrivano alla "celebrità" per poi spegnersi come neve al sole. Chissà chi ci mangia... Perchè anche uno che non legge normalmente si accorgerebbe della pochezza di questo romanzo, pieno di volgarità e costruito su una trama debolissima e una scrittura a dir poco elementare! L'ho preso in biblioteca, curioso del fatto che si basa su un'esperienza Erasmus a Nizza, come ho fatto io anni fa proprio in questa città meravigliosa. Fui preso da entusiasmo cercando di leggere qualcosa che mi facesse sognare quell'esperienza. E invece... Lo studente Erasmus diventa un povero cacciatore di fighe, meglio se straniere, sempre pronto a cazzeggiare e a cercare il modo per perdere tempo. Il libro è un lungo, tristissimo resoconto delle prede del nostro amico, il quale si interroga sui perchè più banali della vita cercando di rispondersi inanellando rapporti di ogni tipo, con una superficialità a dir poco imbarazzante. Non che io non sappia che l'Erasmus sia un periodo di "grazia ricevuta", ma mi sembra a dir poco inopportuno intitolare un romanzo così! Tra una trombata e l'altra si arriva alla fine con le pillole di saggezza del ragazzo che non trova lavoro e che manda a quel paese lo stato e la società... per poi accettare l'ultima tentazione femminile... Una tristezza assoluta! E dire che lui stesso nelle note finali ringrazia quegli editori che gli hanno rifiutato il libro perchè gli hanno dato quella rabbia utile ad andare avanti...
Purtroppo ne ha trovato uno che ha deciso di darlo alle stampe.... Sic! Strasic!!!!

4 commenti:

simo ha detto...

guarda...come darti torto?

enzo ha detto...

l'hai letto anche tu?

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo su ciò che hai scritto riguardo al libro "Generazione Erasmus",sono sicura che ad una lettura più attenta, tu possa trovare molti dei sentimenti che probabilmente hai provato anche tu , quando sei stato erasmus.
A me è successo: mi sono rivista nelle pagine del libro, ho rivissuto sensazioni di amicizia e solidarietà che avevo dimenticato , ho riso ed ho passato momenti rilassanti, e questo mi è piaciuto.

enzo ha detto...

ripensandoci penso di avere un po' esagerato nei toni e nelle parole, dopotutto sono esperienze che comprendono anche certe cose. il mio voleva solo essere un modo di disapprovare l'idea di Erasmus come momento di agi e sollazzi tout court. C'è molto altro da dire...