lunedì 14 luglio 2008

Paolini unico!

Credo che uno spettacolo di Marco Paolini sia davvero un'esperienza unica nel panorama italiano. La verve, l'intelligenza, le capacità oratorie fuori dal comune, la cultura e il genio di tenere sempre il filo col pubblico lo rendono davvero inimitabile. Ieri sera per la prima volta ne ho avuto la possibilità, in occasione di una serie di incontri organizzato dal comune di Modena al Parco Ducale. Inutile dire come fosse strapieno, con persone in piedi anche a lunga distanza. Lui ci ha sciorinato uno spettacolo da "One Man Show" sulla società italiana dalla fine dei '70 fino agli '80, con ovvi richiami all'oggi e ai problemi di casa nostra. Il teorema di Paolini prende spunto dalla figura di Margareth Thachter, governatrice dell'Inghilterra per 11 anni, che avrebbe causato l'inizio del cambiamento sociale in Europa, portando il credo vincente reganiano. Interessante il fatto che dalla fine dei '70 Islam con Khomeini e Occidente si separano definitivamente. E' un fiume in piena Paolini e recensire un suo show è veramente cosa ardua dal momento che si spazia dalla politica, alla società, alla storia e alla scienza con competenza e lucidità. Tantissimi i temi affrontati, in modo spesso ironico e con un po' di dialetto veneto che diverte sempre...
Di sicuro non si può uscire da uno spettacolo simile senza sentirsi bombardati e stimolati all'azione, al capire, al cercare di non subire passivamnete tutto quello che ci propina la società di oggi. Commovente la lettera di un lavoratore veneto spedita all'Inail che descrive l'incidente sul lavoro alla fine dello spettacolo. Così come fanno riflettere i tanti collegamenti che Paolini propone riguardo la nostra vita quotidiana, il lavoro, la politica e il futuro che ci aspetta.
Quello che ne viene fuori è soprattutto l'immagine della nostra Italia, di com'era e di com'è e per giovani come me fanno riflettere le direzioni che hanno preso certe cose.
Ci sarebbe tanto da dire, ma forse è meglio vederlo di persona.